lunedì 30 agosto 2010

io ed erika, abbiamo avuto un'idea per il blog che consiste nel publicare ogni giorno un post nel quale parleremo di un insetto diverso per post.
oggi, è il turno delle polistes, o vespe cartonaie.
vespe: allevamento, classificazione e nozioni utili
con vespa, si intende in biologia quell'immenottero giallo e nero con il corpo snello famoso per i suoi nidi che a volte vengono fatti in abitazioni o in strutture artificiali.
è bene però fare una netta distinzione tra ape e vespa:
l'ape ha un corpo tozzo a righe ARANCIO E NERE O MARRONI e non gialle e nere, il suo corpo è più corto e largo delle vespe e presenta una lieve peluria, ma non è da confondere con il bombo, simile ad un'ape pelosa e grossa che ha la zona anale bianca.
questa è la vera vespa polistes:









la vespa è un immenottero che appartiene alla famiglia dei vespidae ed all'ordine degli immenotteri (hymenoptera) a cui fa parte anche il calabrone, l'ape, la formica, e la vespa solitaria o vespe muratrici (sphecidae). il ciclo di vita si presenta in 3 fasi:
1: la femmina fondatrice trova un luogo isolato ed inizia a costruire il nido, alcune fondatrici possono impossessarsi del suo nido per non costruirne uno, ma solo la più forte ha l'autorizzazione a deporre le uova, rilasciando un ormone che fa regredire le ovaie di ogni altra regina presente in modo da poter deporre solo lei le uova. quando le prime cellette sono pronte depone le uova ed accudisce lei le prime figlie operaie, aiutata dalle regine schiavizzate se presenti.
2: le operaie contribuiscono all'espanzione del nido ed a tutti i lavori, dalle baby sitter, alle bottinatrici, alle guardie, alle ventilatrici ecc.. e la colonia cresce sotto il dominio della vespa regina fondatrice
3: a fine estate dopo 2-3 mesi di vita del nido, la femmina fondatrice, inizia adi invecchiare e a non produrre piùà l'ormone che controlla la sterilità, allora, iniziano a nascere nuove femmine fertili che combatteranno con la regina per un posto al trono, ma non essendo fecondate, la regina madre rimane sempre tale poichè l'unica feconda. verso l'autunno, la regina finisce lo sperma immagazzinato dagli accoppiamenti dell'anno precedente prima di fondare il nido, dalle sue uova non fecondate, nasceranno quindi dei maschi. è la fine della colonia. la regina di ogni nido intanto muore di vecchiaia o di spossatezza e con l'arrivo dell'autunno le operaie muoiono di freddo lasciando abbandonato il nido che non verrà mai più colonizzato e verrà distrutto dalle intemperie. le femmine fertili ed i maschi di diversi nidi, si accoppieranno, ed i maschi moriranno di freddo, si salveranno solo le femmine fertili che andando in letargo, si seglieranno l'anno successivo per diventare femmine fondatrici proprio come la loro madre.
le femmine non fecondate muoiono.
se c'è un nido di vespe nei paraggi del nostro giardino o abitazione, quindi, abbiate pazienza, non scacciatele se non danno fastidio, tanto durano solo 3 mesi e voi non ci penserete essendo alle vacanze estive..
è bene fare una netta distinzione fra tutte le specie diverse di polistes:
la più comune è la polistes dominula
caratteristiche: gena (guance) prevalentemente di colore giallo; clipeo interamente giallo talvolta con una o due macchie nere mediane; parte ventrale dell'ultimo segmento addominale gialla.
















un'altra vespa molto comune, è la polistes gallicus:
caratteristiche: gena prevalentemente di colore nero, parte dorsale delle antenne prevalentemente chiara.














altre specie sono:
polistes nimpha: gena prevalentemente di colore giallo; parte superiore ed inferiore del clipeo di colore giallo, parte mediana nera; parte ventrale dell'ultimo segmento addominale completamente nera o con una piccola macchia apicale, gli ocelli sono disposti secondo un triangolo isoscele.


polistes biglumis: gena prevalentemente di colore nero; clipeo e parte dorsale delle antenne prevalentemente di colore nero.

polistes associus: molto simile a P. nimpha però la parte ventrale dell'ultimo segmento addominale ha una macchia apicale rossiccia che si estende lateralmente e gli ocelli sono disposti secondo un triangolo equilatero.
ci sarebbero ancora altre specie ma ci interessa elencare solo quelle che ronzano su suolo italiano.
le tre specie di sulcopolistes italiane, invece, sono:
polistes (ex. sulcopolistes) sulcifer
testa grande; fasce gialle delle guance molto sviluppate; parte ventrale dell'ultimo segmento addominale gialla.

polistes (ex. sulcopolistes) atimandibularis:
clipeo giallo con una macchia mediana nera; parte ventrale dell'ultimo segmento addominale completamente nera.

polistes (ex. sulcopolistes) semenowi:
clipeo giallo con una larga macchia mediana nera; parte ventrale dell'ultimo segmento addominale gialla. Questa specie non è presente in Sicilia.
le foto sono assenti poichè non sono state ancora documentate queste specie.
le sulcopolistes sono un gruppo del genere polistes formao da 3 specie principali, più grndi delel polistes comuni e parassitizzando i nidi delle polistes.
sulcopolistes è un nome che è stato poi corretto poichè i solchi sul clipeo che caratterizzerebbero queste tre specie, sono n realtà assenti ed il nome si è cambiato in normali polistes.
quindi sono note alla scienza come polistes (ex. sulcopolistes) che parasitano i nidi di altre polistes.
all'inizio dell'estate, una femmina di sulcopolistes si risveglia dal letargo invernale, e va in cerca di un nido di polistes. (le più mirate sono polistes gallicus e dominula) appena individuato un nido debole, sottomette la sua regina e ne prende il dominio.
costringerà le vespe ospiti ad allevare la sua covata e le sue uova, mangiando o uccidendo quelle della ex. regina del nido. dalla covata di sulcopolistes, usciranno solo sulcopolistes femmine fertili e maschi, senza operaie. di fatti utilizza e operaie delle polistes ospiti per allevare al seconda generazione.


dizionario dei termini:
CLIPEO:
Sezione della faccia sopra l'apparato boccale.
GENA:
Parte della testa sotto e dietro gli occhi (guancia).
OCELLI:
occhi semplici.

COME SI ALLEVANO LE VESPE?
molti appassionati di entomologia, si divertono ad allevare le polistes in casa, è una cosa abbastanza semplice e gratificante molto istruttiva per i bambini e divertente da osservare tutte quelle vespe indaffarate nei loro lavori consueti.
tutto ciò che ci serve sono: una vaschetta per i pesci rossi, 6 quadratini di cartone, due legnetti spessi, dei rimasugli di carta non colorata o cartone strappato e due tappi di bottiglia di ferro.
prendiamo tre quadrati di cartone ed incolliamoli nella vaschetta in modo che le punte degli angoli dei quadratini convergano in un angolo, capovolgiamo la vaschetta e sul coperchio ci mettiamo alcuni legni, carta strappata o pezzi di cartone, utili alle vespe per fare il nido, prendiamo i due tappi e ci mettiamo ad uno dell'acqua per abbeverare le vespe, e nell'altro del miele per le vespe stesse. chiudiamo il tutto con il coperchio verso sotto ed ora non ci resta che catturare il nostro vespaio, muniti di occhialini protetivi o di indumenti idonei ed un retino per farfalle, catturiamo un nido di vespe con tanto di vespe stesse, avendo cura di non toccare la regina e le larve nelle cellette, facendo molta attenzione scrolliamo il favo dalle vespe che lasceremo nel retino, e lo attacchiamo con un fissante non tossico ai cubetti di cartone, quindi inseriamo le vespe in un barattolo di vetro e mettiamole nella vaschetta liberandole con molta cautela dopo che si saranno calmate.
se non si è sicuri di voler fornire del cibo alle vespe, si può sempre intagliare un buco sulla vaschetta e posizionarla all'esterno per fare in modo che le vespe vadano in natura a prendere il loro cibo e ciò per cui hanno bisogno.
ricordate che le vespe sono nostre amiche perchè uccidono i bruchi infestanti che danneggiano molte colture e sono anche degli indicatori ambientali ed hanno un loro scopo nell'ecosistema, quindi quando incontrate un nido di vespe, lasciatelo li dov'è ed al massimo dategli un'occhiata,senza però avvicinarsi troppo. teniamo conto che le vespe sono animali che vanno trattati come tali, e che se non ci danno fastidio, è meglio non tocarle anche perchè contrariamente a come si pensa, le vespe attaccano solo se disturbate solo che la gente non se ne rende conto, le disturba per sbaglio o senza saperlo e gli viene in mente la cativa reputazione secondo la quale una vespa pungerebbe senza motivo, altro fattore scatenante è la presenza nei cosmetici di sostanze che imitano l'ormone di attacco delle vespe facendo credere loro che a lanciare il pericolo sia stata una vespa che aggrediva un predatore.
in tarda estate, vi coniene liberare le vespe aprendo la vaschetta in modo che maschi e femmine fertili, vadano a continuare la specie.
l'anno successivo, avreta già la vaschetta pronta e dovrete solamente catturar una vespa regina assieme al suo grappoletto di celle, il suo nido lo incollate al nido dello scorso anno, e liberate la regina che subito inizia a pulire le celle del nido estraneo e a deporvi le uova all' interno.
la colonia crescerà molto sana e forte.

domenica 15 agosto 2010

delusione tra la gioia...

girovagando su internet, io, roberto, mi sono accorto che la nostra nuova specie di vespa polistes (vedi le foto nel terzo post del blog) in realtà, altro non è che un rappresentante del genere ancistrocerus, quindi per nulla una nuova specie.
un'altra non buona notizia, è che la formica regina catturata pochi giorni fa, altro non era che un'operaia major di camponotus vagus, scambiata erroneamente per regina date le sue dimenzioni insolite ed il fatto che vagava da sola, ma in realtà era un comportamento tipico della specie...
la parte buona di questa notizia, è che io e la mia amica erika, abbiamo trovato numerosi insetti da postare sul nostro blog non appena erika trova quel cavo che si usa per trasferire le foto dal cellulare al computer (non sono molto pratico di telefonini!!!)
ho anche scoperto come allevare delle vespe in cattività, e tra poche settimane, se non giorni, posterò le foto (questa volta nitide) del mio nido di vespe in cattività, più alcuni nidi fotografati in natura.